La felicità a colori

questa storia è scritta da: Redazione

C’era una volta una bambina, che viveva in un piccolo paesino dove le case e le strade erano tutte colorate e le persone erano sempre sorridenti ed affettuose.

La bambina era molto vivace e curiosa ed era legata sia al suo paesino ma anche ai suoi cari amici. Durante le loro passeggiate lei chiedeva se vi fosse un altro paesino ancora più colorato e più bello del suo ma nessuno sapeva rispondere e per questo rimase triste e delusa.

La sua curiosità la portò un giorno a fare le valigie e a partire dal suo bel paesino, lasciando i suoi compagni di gioco.

Lungo il suo viaggio volle fermarsi in una grande città piena di grattacieli tutti grigi, strade silenziose e le persone che vi incontrava erano tristi. Essendo curiosa, chiese ai passanti perché c’era tanta freddezza nell’aria, ed apprese che il Sindaco della città era un tipo autoritario ed aveva imposto delle regole strane e severe: non si potevano usare i colori, non si poteva sorridere e soprattutto non ci si poteva abbracciare.

Ma la bambina volle lo stesso provare questo nuovo modo di vivere e quindi rimase nella grande città …

Passavano i giorni e durante una passeggiata in un parco fece uno strano incontro vide un vecchietto seduto su una panchina, si avvicinò per conoscerlo, ma si rese conto che il suo viso era spento e triste.

La bambina si commosse tanto e pensò come poteva renderlo felice. All’improvviso si ricordò del suo bel paesino che aveva lasciato e volle regalargli una scatola di colori ed un forte abbraccio.

Alla vista dei colori e di quel caloroso abbraccio, sul viso del vecchietto comparve un meraviglioso sorriso, così la bambina si rese conto che i colori, i sorrisi, gli abbracci e soprattutto i legami erano importanti e così ritornò di corsa nel suo paesino tutto colorato a sorridere con il cuore.

scritto da 3E – Aldo Moro