questa storia è scritta da: Viviana Ferro
Matilde Lavorosporco è una bambina di sei anni, con una mente geniale e possiede abitudini differenti dal resto della famiglia. Il padre Lennon, infatti, di mestiere fa il gioielliere ma si diverte a prendersi gioco dei clienti facendoli credere che l’ oro venduto sia autentico e se lo fa pagare come tale ma rifila invece oggetti in carta d’oro. Questi malaffari li ha portati a diventare ricchi sfondati.
La madre Jeffy trascorre il suo tempo tra telenovele , shopping e sala bowling , hobby che la porta a non seguire nella loro quotidianità Matilde e i suoi fratellini gemelli Mirko e David. Matilde a differenza dei suoi coetanei non era attratta da giochi , barbie e trucchi… a lei interessavano cruciverba, quiz e libri, tanti libri di ogni genere , infatti la lettura è il suo passatempo preferito. Incredibile!
In casa non si sente a suo agio, quasi fosse una colpa aver imparato a parlare correttamente a diciotto mesi e a leggere speditamente a quattro anni; e quella che è la sua passione per la sua famiglia è il peggiore dei suoi difetti per questo si rifugia spesso nella biblioteca del paese perdendosi nei grandi classici in particolare, Dickens.
Arriva l’ autunno e per Matilde è tempo di cominciare la scuola, è felice ma non è la scuola che desiderava… La signorina Cannella si accorge di lei e delle sue potenzialità, finalmente! Le assegnano lezioni e attività più avanzate per non farla annoiare infatti spesso è lei davanti ad una lavagna a spiegare ai suoi compagni la lezione. La vera pecca in questa scuola è la dirigente la Signora Tenaglia, una donna avida che odia con tutta se stessa i bambini e gli stessi si divertono ad organizzare scherzi contro di lei.
Un giorno durante la sua lezione una compagna di Matilde appiccica una gomma da masticare sulla sedia della dirigente che ci finisce su. Imbestialita per lo scherzo di pessimo gusto si scaraventa ingiustamente su Matilde minacciandola di espellerla. La bambina accusata di un dispetto non fatto lancia un urlo che fa tremare porte e finestre e sollevare la cattedra, incredula per quanto è riuscita a fare corre verso la sua insegnante per raccontarle l’ accaduto, lei la abbraccia e la protegge ma non basta per contenere la sua ira e decide di organizzare uno scherzo alla dirigente, uno di quelli che non avrebbe mai dimenticato.
Durante la pausa pranzo approfittando che la Signora Tenaglia è in bagno, Matilde svuota l’ ampolla dell’ olio che serve per condire l’insalata della Signora e lo riempie di profumo per ambienti.
Poco dopo averlo ingerito sviene, viene portata in ospedale e le fanno una lavanda gastrica ma il danno procurato è talmente serio che non può più tornare a lavoro e viene nominato un altro direttore. Matilde realizza di avere un’ altra dote: con la sua voce riesce a sollevare gli oggetti.
La signorina Cannella decide di voler incontrare i genitori di Matilde e li raggiunge nella loro lussuosa villa. Li informa delle qualità uniche e rare della loro figlia e continua consigliando loro di aiutarla a coltivare questa passione ma si scontrò con la loro ignoranza.
La determinazione di Matilde e la sua smisurata intelligenza e la sua fame di sapere la portarono a laurearsi in letteratura all’età di quindici anni.